Cos’è l’obesità?
L’obesità è stata definita dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e da tutti gli organi di sorveglianza sanitaria non solo come una vera e propria malattia, ma come una delle più grandi e devastanti pandemie del 21° secolo. L’abbondanza di cibo, la scarsa qualità degli alimenti di comune consumo, lo stile di vita sempre più sedentario e alcune tradizioni culturali sono fattori di rischio, tanto che anche in Italia si registra una continua crescita del sovrappeso e dell’obesità. La diagnosi si basa ancora oggi sul calcolo dell’Indice di Massa Corporea (IMC) o Body Mass Index (BMI). Ma l’obesità, tanto quanto il sovrappeso, non può essere ridotta ad una mera questione numerica! Tali condizioni patologiche, infatti, sono correlate ad un elevato rischio di sviluppare complicanze e ulteriori patologie a carico di diversi apparati e sistemi, come ad esempio il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia, la steatosi epatica, la calcolosi della colecisti, la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno.
Quali sono i rischi?
L’obesità rappresenta a sua volta un grave fattore di rischio per patologie potenzialmente mortali, come l’infarto miocardico e l’ictus ischemico. Inoltre, l’obesità è associata ad alterazioni del ciclo mestruale e infertilità (sia maschile che femminile). Con questa premessa è facilmente comprensibile che sovrappeso e obesità non siano condizioni affrontabili con superficialità ed improvvisazione. Un progressivo e consistente aumento del peso, non deve essere considerato semplicemente o soltanto un problema estetico, ma come il più importante ostacolo da rimuovere da parte di ogni programma di prevenzione
medica, con l’obiettivo della salvaguardia della salute. Ma se è scontato che il peso in eccesso fa male alla salute e che perderlo mangiando meno e muovendosi di più sia la soluzione, quello che succede nella pratica è totalmente diverso. Lo testimoniano le miriadi di diete ipocaloriche e/o “diete miracolose” basate sulla restrizione calorica e l’eliminazione degli alimenti più disparati senza tener conto dello stato di salute generale del paziente. Il fallimento di queste tipologie di approcci è oramai sotto gli occhi di tutti. Ad oggi per ottenere un sano e duraturo calo ponderale bisogna mettere in atto un approccio medico multidisciplinare, in cui l’insieme dei princìpi di nutrizione, medicina interna, endocrinologia, training fisico, medicina estetica e terapia psico-comportamentale concorrono in maniera sinergica alla cura e alla “riabilitazione” del paziente obeso. Solo una visita medica accurata e complessiva del paziente può consentire la programmazione di un intervento (DIETA) per questa vera malattia che è il sovrappeso e/o l’obesità.