Un Centro Polimedico nato, al confine tra le due cittadine tirreniche di Anzio e Nettuno, dalla volontà e desiderio del ginecologo Vincenzo Monti e della moglie Rita, di poter creare una struttura sanitaria idonea e confortevole per i pazienti e per i propri figli, Flavia e Riccardo, entrambi medici, che hanno da sempre seguito con grande profitto l’interesse della famiglia in campo medico e socio-culturale.
Il Centro Medico Neptunia è un ambulatorio che offre prestazioni diagnostiche e terapeutiche specialistiche di elevata qualità a costi contenuti.
Metodologie di indagine all’avanguardia, professionisti affermati e con grande disponibilità sono la filosofia che permette al Centro di offrire sempre il servizio migliore ai propri pazienti.
Ma perché “Neptunia”?
Il nome proviene da un libro del 1923 di Giuseppe Brovelli Soffredini, parente da parte materna di Vincenzo Monti, cultore e appassionato di storia locale, di cui una rara copia originale era ben custodita e conservata dalla mamma Elsa Bavari in Monti.
Giuseppe Brovelli Soffredini, nato a Nettuno il 18 agosto 1867, fu diplomatico, pittore e letterato. Quale diplomatico reggeva il consolato di Francia a Porto d’Anzio; pittore dai toni caldi e assai coloriti dipinse per primo l’effige di santa Maria Goretti e tra le sue opere pregevole il quadro conservato in Municipio dove si vede il poeta Ongaro alla Corte di Marcantonio Colonna. Presenti affreschi nella Chiesa di S.Francesco a Nettuno dove di fronte era la sua abitazione. Come pittore e scrittore ha tentato in ogni modo di sollecitare l’interesse dei concittadini per la storia, i costumi, le tradizioni del nostro territorio. Nel suo libro “Neptunia” afferma che la sua modesta opera è l’espressione di un pensiero di venerazione per questa riviera di bellezze e d’incanti, ove palpita una dolce vita, ove tutto sorride, nella felicità di un’armonia serena di colori e di luce… tra i pini e fiori che incensano l’aria, quando i raggi del sole indorano l’ampio golfo e medioevali torri si possono sentire i flutti in segno di dolce ed espressivo saluto.
Non posso concludere che citando la frase introduttiva del libro Neptunia ancora valida per la nostra famiglia:
Alla memoria
dei miei Avi e dei miei Genitori
a testimonianza sincera
di riconoscenza e di ammirazione
Vincenzo, Rita, Flavia e Riccardo Monti